Geniale intuizione per poter sperimentare farmaci in breve tempo

Si tratta di un modello tridimensionale, una sorta di cervello in miniatura. Pubblicato su Nature, lo studio ha come inventori Rudolph Tanzi, Doo Yeo Kim e Carla D’Avanzo, tre ricercatori del Massachussetts General Hospital.

Il modello è stato ottenuto da cellule staminali di embrioni umani fatte crescere non in un liquido, come avviene di solito, ma in una matrice gel che meglio rappresenta la conformazione della corteccia cerebrale. Queste cellule sono state prima ingegnerizzate, di modo da contenere due varianti genetiche caratteristiche di molte persone che hanno sviluppato la Malattia di Alzheimer: la variante della presenilina 1 e quella della proteina precorritrice della beta-amiloide (APP). In sei settimane le cellule hanno sviluppato due delle caratteristiche essenziali dei neuroni malati di Alzheimer, le placche amiloidi e gli ammassi neurofibrillari, responsabili della morte delle cellule nervose e all’assottigliamento del tessuto cerebrale.

Attualmente, la sperimentazione dei farmaci su animali e malati richiede un trial che può durare anche 8-10 anni. Il cervello creato da questi ricercatori permetterà, oltre che avere a disposizione un efficace modello su cui testare, di effettuare sperimentazioni in condizioni di sicurezza e in breve tempo (si parla di poche settimane). Molti sono ancora interrogativi riguardo alla Malattia di Alzheimer, ad esempio quale ruolo ha il sistema immunitario in presenza di tale patologia. Grazie alla procedura indicata, diventerà sicuramente più agevole fare ricerca e cercare risposte utili per la terapia.

 

Beatrice

http://www.webmd.com/brain/picture-of-the-brain

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