Contrastare il Declino Cognitivo nell’invecchiamento

Gli effetti dell’arricchimento ambientale sulla proteina β-amiloide (Aβ) sono stati analizzati da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa. Dallo studio è emerso che una combinazione di stimolazione cognitiva ed esercizio fisico risulta utile per contrastare i processi biochimici, responsabili della produzione delle isoforme patogene della proteina nel cervello dell’anziano, e per modulare il rapporto inibizione/eccitazione spostandolo a favore del tono eccitatorio. Si denota:

  • Riduzione dei livelli di alcune fra le specie più tossiche di oligomeri della Aβ;
  • Aumento dell’espressione della neprilisina;
  • Diminuzione del marcatore del tono inibitorio vGAT;
  • Incremento del marcatore del tono eccitatorio vGluT – 1.

Questi dati mostrano quindi una potenziale strategia di intervento per contenere il declino cognitivo e rallentare il procedere dei danni cerebrali associati all’invecchiamento.

 

Beatrice

http://www.aimanapoli.it/mainportal/la-malattia/terapia-non-farmacologica/

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