L’ acronimo S.O.S., che tutti conosciamo, è stato associato al Parkinson con l’obiettivo di identificarne i sintomi precoci. Alcune malattie neurodegenerative, infatti, talvolta manifestano i primi sintomi diversi anni prima rispetto alla loro effettiva diagnosi, facilitata dall’insorgenza di sintomi più comuni ed evidenti. Riconoscere i sintomi con largo anticipo è il primo passo per combattere una malattia neurodegenerativa.
Il Parkinson è una sindrome extrapiramidale, ovvero che interessa i gangli della base. Ha un’origine multifattoriale e possibili cause sono infatti: fattori ambientali, fattori genetici, lesioni cerebrali, infezioni e neurotossine endogene. Il meccanismo alla base di questa patologia è un deficit cronico nella produzione della dopamina, determinato dalla degenerazione e distruzione dei neuroni dopaminergici che formano la Substantia nigra.
I SINTOMI MOTORI…
Il Parkinson fa parte di un gruppo di patologie definite “Disordini del Movimento”, proprio perché le strutture del cervello coinvolte in questa malattia partecipano al controllo e alla corretta esecuzione dei movimenti, oltre che al mantenimento dell’equilibrio.
I sintomi più comuni del Parkinson sono infatti quelli motori, come: tremore a riposo, rigidità muscolare, lentezza dei movimenti (bradicinesia), disturbo dell’equilibrio, disturbo del cammino e postura curva.
…E I SINTOMI S.O.S DEL PARKINSON
Tuttavia, sono stati scoperti alcuni sintomi non motori che possono precedere di vari anni l’insorgenza di quelli motori. Essi possono rappresentare un campanello d’allarme qualora compaiano fra i 40 e i 60 anni. Si tratta dei sintomi denominati con l’acronimo S.O.S. (Sonno, Olfatto, Stipsi).
- Il disturbo del sonno e, in particolare, il “Disturbo comportamentale del sonno REM” è un sintomo altamente predittivo. È caratterizzato da sogni vividi, movimenti bruschi di braccia e gambe, come calci e pugni, agitazione, urla.
- L’alterazione dell’olfatto si riferisce alla riduzione della capacità di percepire gli odori e di distinguerli tra loro.
- La stipsi è stata racchiusa nella categoria dei sintomi S.O.S. perché è stato osservato che il rischio di sviluppare il Parkinson è inversamente proporzionale al numero di evacuazioni giornaliere ed è quasi triplicato in chi, malgrado l’uso di lassativi, ha meno di una evacuazione al giorno.
Prestando attenzione ai sintomi S.O.S. si può identificare il Parkinson anche 10-15 anni prima dell’esordio dei sintomi motori, con l’obiettivo di agire in maniera molto più tempestiva. Tuttavia, è importante precisare che tali indicatori non sono in grado di predire l’insorgenza del Parkinson con certezza, bensì comunicano una probabilità.
Al momento, con le conoscenze scientifiche e gli strumenti a disposizione, tutto ciò che si può fare è avviare precocemente una terapia efficace, migliorando inevitabilmente la qualità della vita. Si spera chiaramente che questa sia la strada corretta per giungere alla scoperta di una terapia di prevenzione o di guarigione.
Commenta