Per quanto riguarda il linguaggio, il DSM-V propone di attuare strategie di valutazione ed intervento su tre aree specifiche: il Linguaggio Espressivo; la Grammatica e Sintassi; il Linguaggio Ricettivo.
LINGUAGGIO ESPRESSIVO
Organizzazione e produzione. Il Linguaggio Espressivo si riferisce alle capacità di narrative e discorsive, ossia alla comunicazione di pensieri, bisogni, esperienze ed opinioni.
Esempi di esercizi inerenti a questa categoria riguardano sia la fluenza (nominare il maggior numero di oggetti possibile in una categoria semantica) sia la fonemica (parole che iniziano con la “f”).
GRAMMATICA E SINTASSI
La Grammatica rappresenta l’insieme delle regole necessarie per la costruzione di i sintagmi, le parole e le frasi di una determinata lingua, mentre la Sintassi indica la branca della linguistica che studia i diversi modi in cui le parole si uniscono per formare una proposizione e, di conseguenza, in cui quest’ultime si collegano per formare un periodo.
Esempi di errori grammaticali e sintattici riguardano l’omissione o l’uso improprio di articoli, preposizioni e verbi ausiliari.
LINGUAGGIO RICETTIVO
Il linguaggio ricettivo indica il modo in cui i soggetti comprendono ed elaborano il linguaggio. Si distinguono: un livello semplice di linguaggio (vocabolario di base) ed un livello più elaborato (concetti aggiunti al vocabolario di base).
Gli esercizi riferiti al Linguaggio Espressivo sono l’esecuzione di azioni/attività in accordo a comandi verbali.