Negli anni, la nostra società ha assistito ad un progressivo aumento della popolazione anziana e la durata massima della vita ha subito un notevole incremento rispetto al passato.
Il numero delle persone di età compresa tra i 65 e 74 anni risulta essere 8 volte maggiore rispetto all’inizio del secolo scorso, mentre gli over 85 sono aumentati di oltre 24 volte.
Le stime per i prossimi anni sono ancora più impressionanti:
- Entro il 2050, il numero di ottantenni sarà quasi triplicato, raggiungendo la cifra di 395 milioni di persone;
- Nei prossimi cinque anni, il numero degli adulti di età pari o superiore ai 65 anni supererà quello dei bambini di età inferiore ai 5 anni;
- Entro il 2050, il numero degli adulti in questa fascia di età supererà quello di tutti bambini di età inferiore ai 14 anni;
- Tra il 2000 e il 2050, la percentuale della popolazione mondiale con più di 60 anni di età raddoppierà, passando dall’11 al 22%. In termini assoluti, si stima che il numero di persone di età pari o superiore a 60 anni aumenterà da 605 milioni a 2 miliardi nel corso dello stesso periodo.
I dati testimoniano un evidente aumento del benessere e miglioramento delle condizioni di vita medie.
Gli enormi progressi della ricerca scientifica applicata alla medicina, lo stile di vita e la consapevolezza dei fattori di rischio, hanno fatto sì che si viva di più e mediamente meglio.
Con l’avanzare dell’età si assiste ad un progressivo Deterioramento Cognitivo.
Le modalità ed i tempi con i quali esso si verifica possono variare notevolmente ed i cambiamenti che comporta hanno ripercussioni sull’individuo, incidendo sul suo stile di vita e sulla sua qualità della vita. Ovviamente non occorre generalizzare (vi sarà certamente capitato di incontrare una persona anziana con una memoria di ferro), anche se purtroppo il Deterioramento Cognitivo risulta essere impossibile da evitare, è fisiologico.
Da un punto di vista organico il Deterioramento Cognitivo si associa a: infiammazione cerebrale; deterioramento delle cellule nervose; riduzione della neurogenesi nell’ippocampo. Si assiste pertanto ad una riduzione e un indebolimento delle seguenti funzioni cognitive: Attenzione Complessa; Apprendimento e Memoria; Funzioni Esecutive; Linguaggio; Funzione Percettivo-Motoria.
In particolare, per quanto riguarda le capacità mnemoniche, la Memoria Autobiografica risulta essere generalmente conservata, a discapito della Memoria Semantica e della Memoria a Breve Termine che, invece, subiscono solitamente delle alterazioni.
Il Deterioramento Cognitivo riguarda, in misura diversa e con differente incidenza, 3 fasi ordinate con gravità crescente: Invecchiamento, Mild Cognitive Impairment (MCI) e Demenza.