I tre volti della malattia di Alzheimer


Nonostante la malattia di Alzheimer (AD) presenti sintomi comuni – come la perdita di memoria o i deficit linguistici – può manifestarsi in maniera diversa da persona a persona. Per esempio, un individuo può perdere la memoria più velocemente, mentre un altro avere delle lacune linguistiche più gravi. Ma questa malattia può differenziarsi anche in […]

Il caffè può prevenire o rallentare il Parkinson?


La tazzina di caffè rappresenta un rito così radicato nell’abitudine italiana che ha spinto numerosi studiosi ed esperti a intervenire sui suoi rischi e benefici. Tra i principali rischi, a esempio, si annoverano l’inibizione dell’assorbimento di calcio e ferro e la funzionalità nervosa. Tra i benefici, invece, la facilitazione della digestione, l’effetto energetico e le […]

Chat Yourself: l’assistente virtuale per i malati di Alzheimer


La malattia di Alzheimer non ha una progressione lineare. Il suo decorso si differenzia, infatti, in quattro fasi: inziale, intermedia, avanzata e finale. Questa distinzione si basa su un modello progressivo del decadimento cognitivo: a ogni stadio corrisponde una sintomatologia specifica. Saper individuare la fase corretta serve, ai familiari o caregiver, ad applicare conseguentemente il […]

Le vitamine riducono il rischio del Parkinson?


Il biochimico Casimir Funk, nel 1912, scoprì una sostanza, in grado di curare più rapidamente i malati, che oggi conosciamo come “vitamina B12”. Grazie a questa sua scoperta, Funk viene considerato da molti il padre delle vitamine. Ma che cosa sono le vitamine? Si tratta di nutrimenti essenziali la cui assunzione è indispensabile per il […]

L’Apple Watch può monitorare i sintomi del Parkinson


Negli ultimi anni è aumentato a dismisura l’utilizzo dei dispositivi wearable. Con questo termine si intendono tutti gli oggetti indossabili – orologi, bracciali, occhiali o altro – dotati di tecnologia elettronica e capacità computazionale. Essendo versatili, vengono utilizzati in ambiti molto differenti tra loro. Pagamenti, educazione, fitness, trasporti, intrattenimento e medicina. Soprattutto negli smartwatch sono […]

Il Covid-19 aumenta il rischio di demenza?


Secondo i dati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, più di 55 milioni di persone soffrono di demenza. Entro il 2050 il numero potrebbe salire fino a 139 milioni. E questo perché ogni anno ci sono quasi 10 milioni di casi in più. Tra i principali fattori di rischio individuati dall’OMS, oltre all’età, ci sono il […]

Ippoterapia e anziani: una cura per la demenza


Il cavallo ha sempre accompagnato l’essere umano nel suo percorso evolutivo sia per ragioni pratiche (guerre, trasporti, agricoltura…) che per ragioni simboliche. Nel corso dei secoli il rapporto con questo animale si è evoluto: attività ludiche, sportive e scopi terapeutici. Recentemente alcune ricerche hanno dimostrato come la terapia basata su attività col cavallo – ippoterapia – […]

Alzheimer: una nuova molecola per curare la malattia


La malattia dell’Alzheimer (AD) è causata dall’amiloide-β (Aβ) e dalla tau, due proteine che generano assemblaggi tossici per i neuroni. Tuttavia, non si conoscono nel dettaglio i meccanismi molecolari che inducono l’insorgenza e sostengono la progressione della malattia. Questa mancanza ostacola da sempre lo sviluppo di una terapia di successo. Basti pensare al fatto che negli […]

Le emozioni possono essere più forti della memoria?


I pazienti che soffrono di Alzheimer (AD) tendono ad avere una diminuzione della memoria e delle abilità mentali. Ciò comporta, tra le altre cose, una riduzione della velocità con cui vengono eseguiti determinati compiti, un calo della capacità di memoria e un conseguente aumento di attenzione e concertazione per lo svolgimento di qualsiasi attività. Nonostante la memoria dichiarativa sia […]

Alzheimer: una malattia, 3 forme differenti


Quando si parla di Alzheimer, si è soliti pensare ad un’unica patologia. Da anni, però, i medici si erano resi conto di quanto la malattia si presentasse diversamente da persona a persona. Per questo motivo era sorto il sospetto che l’Alzheimer potesse avere delle forme differenti. LA SCOPERTA IN AMERICA Da questo sospetto, un’équipe di […]