Sea Hero Quest: il videogioco che aiuta la ricerca


Negli ultimi anni si è assistito a una crescita dell’utilizzo dei videogiochi nel trattamento di vari disturbi. In particolare, sono molti gli studi nel campo delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Ma questo legame tra tecnologia e salute può avere obiettivi differenti. Alcuni giochi vengono, infatti, creati semplicemente per la raccolta di dati; altri per la […]

La prevenzione del declino cognitivo comincia a tavola


Al giorno d’oggi, la conoscenza sui meccanismi delle patologie dementigene è avanzata. La medicina è giunta a cure che migliorano la qualità della vita dei pazienti. Ma purtroppo la farmacologia stenta a trovare soluzioni che permettano una completa guarigione. Proprio per questo motivo è importante ricordare che esiste una via per contrastare le demenze e il rischio […]

Cervello in GEL


Geniale intuizione per poter sperimentare farmaci in breve tempo Si tratta di un modello tridimensionale, una sorta di cervello in miniatura. Pubblicato su Nature, lo studio ha come inventori Rudolph Tanzi, Doo Yeo Kim e Carla D’Avanzo, tre ricercatori del Massachussetts General Hospital. Il modello è stato ottenuto da cellule staminali di embrioni umani fatte […]

I sottocampi dell’ippocampo


Nuovo metodo di studi per l’Alzheimer Utilizzata nella pratica clinica ed in ambito di ricerca, la risonanza magnetica (MRI) contribuisce in larga misura alla comprensione della fisiopatologia di malattie neurodegenerative, quali ad esempio la Malattia di Alzheimer (AD). Gli sviluppi metodologici di questo strumento d’indagine hanno permesso l’acquisizione di molte conoscenze. L’atrofia dell’ippocampo è uno […]

Il cervello quando è a riposo consuma il 95% dell’energia


Attivo, in condizione di elevata concentrazione, può arrivare invece a consumarne solamente il 5% in più. Sconcertante il fenomeno che il Dott. Marcus Raichle ed il suo team di ricercatori hanno osservato all’interno del nostro cervello! Default Mode Network (DMN). Così i ricercatori hanno denominato questo insieme di aree che si attivano in condizioni di […]

Proteina “sveglia”…è meglio riposare!


Prodotta dall’ipotalamo, l’orexina è una proteina molto importante per il nostro cervello, una vera e propria sveglia molecolare. È carente negli individui che soffrono di narcolessia, una grave malattia caratterizzata da colpi di sonno improvvisi. Un recente studio della Washington University school of Medicine di St. Luis ha mostrato un legame tra produzione di orexina […]

Verso una medicina specializzata…


I diversi tipi di Alzheimer Forma tipica, forma caratterizzata da atrofia corticale posteriore e forma rapida progressiva. Sono questi i tre sottotipi di Alzheimer, identificati da un team internazionale di ricercatori dei National Institute of Health (Nih) negli Stati Uniti. Analizzando le fibrille all’interno di 37 diversi campioni di tessuto appartenenti a 18 persone affette […]

Miosina Vb: il “motore” dei ricordi


Arriva dalla Ducke University Medical Center una nuova ricerca sui meccanismi della memoria. I neuroni comunicano tra loro grazie a particolari molecole, i neurotrasmettitori, è l’immagazzinamento dei ricordi avviene grazie ad un particolare fenomeno di plasticità sinaptica: il Long-Term Potentiation (LTP). Monitorando l’attività di quest’ultimo, gli studiosi hanno scoperto che alla base vi è la […]

Le APP amiche del cervello!


Combattere l’ansia, la depressione e contrastare il declino cognitivo: lo ha affermato uno studio della Northwestern University sugli effetti di 13 esercizi di rilassamento e giochi educativi nelle persone con sintomi psichiatrici. Pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, lo studio ha recentemente dato avvio ad una ricerca sulla Demenza. Promossa dall’associazione San Luigi Gonzaga […]

Ho 80 anni ma il mio cervello ne dimostra 50!


Definiti “super anziani” questi soggetti non conoscono il declino cognitivo, conservando le capacità mnemoniche e cerebrali di un adulto di mezz’età. Le loro incredibili capacità sono dovute a tre fattori: corteccia cingolata anteriore (ACC) più spessa, ridotta presenza di grovigli neurofibrillari, e maggior numero di neuroni Von Economo (VEN). A scoprirlo sono stati i ricercatori […]