I sintomi del deterioramento cognitivo lieve (MCI) non sempre sono facilmente riconoscibili. I primi segnali sopraggiungono con un peggioramento delle capacità mnemoniche, ma possono anche verificarsi deficit in altri domini cognitivi, che si concretizzano in difficoltà di concentrazione, di linguaggio, di pianificazione o organizzazione. Tuttavia, la condizione generale dell’individuo è ben lontana da quella di un paziente affetto da demenza. E se anche i disturbi della camminata si rivelassero un prezioso segnale?
Dimmi come cammini e ti dirò se soffri di deterioramento cognitivo
Non è una novità che si analizzino andatura ed equilibrio per agevolare la diagnosi e la gestione precoce del declino cognitivo. Questo tipo di test si rivela infatti uno strumento complementare non invasivo per le valutazioni cognitive.
Generalmente, l’attenzione è posta su:
- ritmo del passo
- velocità del passo
- variabilità del passo
- controllo posturale
Un ritmo più lento accompagnato da passi piccoli e irregolari (rallentamenti, accelerazioni o falcata irregolare) sono potenziali indicatori di MCI.
È stato introdotto anche il test dell’andatura dual-task, che prevede l’osservazione del paziente mentre cammina e contemporaneamente svolge un’altra attività che comporti uno sforzo mentale.
Tuttavia, in ambito clinico, i test dell’andatura e dell’equilibrio per rilevare il deterioramento cognitivo si concentrano in genere su un percorso di camminata rettilineo.
Nuovo test della camminata: il percorso curvilineo è più efficace
Uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease Reports, condotto dagli scienziati del College of Engineering and Computer Science della Florida Atlantic University, si è concentrato su un test della camminata differente, ovvero su un percorso curvilineo. Tale attività risulta più complessa, in quanto richiede maggiori capacità cognitive e motorie per gestire i cambi di direzione e il mantenimento dell’equilibrio.
I ricercatori hanno coinvolto due gruppi di partecipanti, uno composto da anziani con MCI e un altro da anziani sani (gruppo di controllo). Essi sono stati sottoposti a due test: camminata su percorso rettilineo e su percorso curvo. Per registrare l’andatura i ricercatori hanno utilizzato una telecamera di profondità, che ha permesso di rilevare e tracciare i segnali provenienti da 25 articolazioni del corpo. Dai segnali sono stati estratti 50 marcatori dell’andatura per ciascun test, confrontati poi quantitativamente.
I marcatori dell’andatura comprendevano:
- velocità media e cadenza
- 24 micro-marcatori temporali
- micro-marcatori spaziali
- 6 micro-marcatori spazio-temporali
Dai risultati è emerso che il gruppo MCI mostrava maggiore difficoltà nella camminata curva, la quale inoltre si è rivelata più efficace nel rilevare il deterioramento cognitivo lieve. In particolare, 31 dei 50 marcatori dell’andatura (62%) erano maggiori per il gruppo MCI rispetto agli anziani sani di controllo durante la camminata in curva, e 13 marcatori hanno mostrato differenze significative tra i due gruppi di studio.
Questo nuovo approccio getta le basi per approfondire la ricerca in questa direzione e offre perciò importanti spunti di miglioramento per la diagnosi precoce e le strategie di intervento in soggetti colpiti da deterioramento cognitivo lieve. Ciò si traduce in un impatto significativo anche nella pratica clinica, che avrà a disposizione metodi migliori per lo screening e il monitoraggio.
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