Esiste una serie di fattori – modificabili o non modificabili – che possono aumentare il rischio di incorrere in un ictus. I primi vengono definiti in questo modo dal momento che possono essere corretti attraverso delle modificazioni dello stile di vita, o attraverso una terapia farmacologica appropriata. I secondi invece, sono legati a fattori genetici o non modificabili come l’età ed il sesso.
I fattori di rischio modificabili più pericolosi sono l’ipertensione, il diabete, il sovrappeso, l’ipercolesterolemia, la sedentarietà e l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti. Soprattutto quest’ultimo fattore ha aumentato i casi nelle fasce d’età più giovani, portando l’ictus a rappresentare un valido problema anche nella fascia 30-45 anni.
LA COCAINA E L’ICTUS
In uno studio americano condotto dalla University of Texas, la correlazione tra abuso di cocaina e insorgenza di ictus è stata definitivamente accertata. Non solo, ma sembra che il rischio di contrarre la patologia anche in età giovane aumenti di 14 volte rispetto a coloro che non fanno uso di droghe.
Nel 35% dei casi di ictus legati all’uso di cocaina avviene un vasospasmo a carico dell’arteria cerebrale media. È tuttavia molto complicato identificare un quadro specifico di questi casi, dal momento che chi assume cocaina spesso assume anche altre sostanze che si vanno a sovrapporre ai problemi circolatori legati all’ictus. Stabilire quindi una stretta correlazione tra cocaina e ictus è sempre stato complicato.
In ogni caso le conseguenze sono gravi. Paralisi o disabilità diverse in base alla zona del cervello colpita, perdita di memoria, incapacità di comprensione e senso di disorientamento. In alcuni casi è possibile recuperare parte o tutte le invalidità acquisite con la malattia, ma è necessario un lungo periodo di cure, affiancato dalla riabilitazione ed un programma serrato di disintossicazione.
ALTRE SOSTANZE STUPEFACENTI
La cocaina non è l’unica sostanza stupefacente ad aumentare il rischio di ictus. Alcuni studi hanno documentato la correlazione tra casi di emorragia cerebrale e l’utilizzo di metanfetamina o prodotti simili (Ecstasy, Anfetamina, etc…). Queste sostanze, infatti, hanno un effetto vasopressorio sulle arterie, aumentando il rischio di ictus ischemico.
Non è da meno l’utilizzo di oppiacei come l’eroina: i vasi intracranici vengono erosi dalla sostanza, originando emorragie cerebrali.
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