Schermi, schermo

Una persona trascorre ogni giorno, in media, 6 ore e 57 minuti davanti ad uno schermo. E la maggior parte del tempo – 3 ore e 43 minuti – lo schermo in questione è lo smartphone. Di quest’ultimo tempo, 2 ore e 27 minuti sono per i contenuti social, 1 ora e 33 minuti legati all’ascolto della musica e 55 minuti all’ascolto di podcast.

Ma qualunque sia lo schermo o la ragione per cui lo usiamo, un utilizzo eccessivo può provocare seri danni di salute al nostro cervello e non solo!

I DANNI AL CERVELLO

Uno studio pubblicato da Jama Pediatrics basato sulle risonanze cerebrali ha analizzato la perdita delle capacità cognitive nei bambini che passano troppo tempo davanti agli schermi.

I ricercatori hanno sottoposto 47 bambini tra i 3 e i 5 anni ad un test atto alla valutazione delle capacità cognitive. I genitori, nel mentre, hanno compilato un questionario che attestasse le effettive ore passate davanti allo schermo dei propri figli. In base alle risposte dei genitori, sono stati assegnati dei punteggi maggiori o minori.

La risonanza magnetica al cervello ha poi rilevato che i bambini con un punteggio maggiore possedevano una quantità di materia bianca inferiore rispetto a chi aveva un punteggio minore. Quest’ultima può essere considerata la rete di comunicazione interna del cervello, intesa come la sostanza che garantisce il corretto passaggio delle informazioni fra le varie zone. Ecco perché i bambini con meno materia bianca presentavano un linguaggio meno espressivo, una minore abilità di dare il nome rapidamente agli oggetti e a più basse capacità di scrittura.

Questo studio è solo l’ultimo di una serie di allarmi lanciati dagli esperti sui pericoli degli schermi. È, infatti, importante salvaguardare il nostro cervello fin da bambini, per evitare un aggravamento delle condizioni della rete di comunicazione interna.

ALTRI DANNI PROVOCATI DALLO SCHERMO

Ma i problemi al cervello non sono gli unici a presentare il conto. Passare troppe ore davanti al computer aumenta il rischio di infarto e ictus. Il problema non è lo schermo in sé, quanto lo stile di vita sedentario. La sedentarietà, infatti può provocare malattie all’apparato cardiovascolare.

Oltre al cuore, anche la vista può risentire della lunga permanenza davanti allo schermo. Più precisamente, la lunga esposizione può provocare un affaticamento della vista. Ecco perché è fondamentale ridurre le ore al minimo o, in alternativa, utilizzare colori di sfondo come il grigio o luminosità bassa.

Infine, non va sottovalutata la sindrome di dipendenza da computer che si manifesta con un bisogno di trascorrere tanto tempo online per raggiungere la soddisfazione, con la mancanza di interesse in qualunque altra attività esterna e con lo sviluppo di agitazione, ansia, depressione o pensieri ossessivi.

 

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