L’Italia è un paese sempre più vecchio. Non è solo un modo di dire ma una realtà che ogni anno viene confermata da numerosi dati. Con 168,7 anziani ogni 100 giovani, la nostra popolazione è sempre più anziana. Siamo secondi solo al Giappone.

I DATI EUROSTAT: IL PRIMATO ITALIANO

L’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha pubblicato nei mesi scorsi un insieme di dati che fotografano la situazione demografica degli stati membri nell’anno 2019. L’Italia emerge con un primato particolare: è la nazione con la popolazione più vecchia d’Europa. Infatti, il 22,8% della popolazione è over 65. Si tratta di circa 14 milioni di persone, la cui metà è composta da over 75.

Rispetto a 10 anni fa, gli over 65 sono cresciuti di circa 1,8 milioni. A fronte di un calo degli under 15 di quasi 400.000 unità. Tra le regioni dei singoli paesi dove la percentuale anziana è più alta spicca la Liguria, con il 28,5% di over 65.

E il resto dei paesi europei? Subito dopo l’Italia, in classifica troviamo la Grecia con il 22%, Portogallo e Finlandia con il 21,8% e la Germania con il 21,5%. Il primato per il tasso più basso spetta all’Irlanda, che grazie al suo 14,1%, può vantare una popolazione decisamente giovane.

LE PROIEZIONI FUTURE PER IL 2050

Benché non sia possibile sapere cosa accadrà in futuro, è possibile fare delle previsioni. Guardando ai dati attuali, gli analisti sono concordi sul fatto che i processi in corso in questi anni, proseguiranno il loro trend. La questione dell’invecchiamento progressivo non riguarda solo l’Italia, ma tutti i paesi europei. Si stima che nel 2050 in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, 1 persona su 3 avrà più di 65 anni.

Uno scenario simile avrà sicuramente conseguenze da non sottovalutare. Specie sul piano sanitario e assistenziale. Per continuare a offrire un livello adeguato di assistenza,  sarà necessario avere una parte di popolazione giovane e attiva dal punto di vista lavorativo. Ciò sarà possibile solo se si porteranno avanti adeguate politiche di gestione del flusso migratorio. A ciò si unisce la necessità di una svolta nelle politiche sociali, per tentare di innalzare il tasso di fecondità.

https://ec.europa.eu/eurostat/home

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