Progetto FERRERO


Info


Realizzato presso il Centro Anziani Fondazione Ferrero di Alba, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino.
Hanno partecipato alla progettazione dello studio ed alla stesura di questo protocollo: Dott. E. Bologna; Ing. Sergio Vighetti.

Contenuto


Dal mese di dicembre 2007 il servizio medico della Fondazione è dotato di una apparecchiatura denominata BRAINER che permette, attraverso uno specifico software, l’esecuzione di un programma di ginnastica mentale e di stimolazione intellettiva complessa, destinato alla riabilitazione cognitiva di soggetti normo e/o ipodotati.

In particolare il software si prefigge:

  • Il miglioramento delle performances intellettive per i soggetti normodotati
  • Il rallentamento della degenerazione del processo cognitivo
  • Il trattamento dei disturbi dell’apprendimento e di specifiche disabilità cognitive
  • La raccolta di dati sperimentali nell’utilizzo delle tecnologie applicate alla stimolazione cognitiva

L’utilizzo di tale apparecchiatura, sicuramente innovativa, ha avuto un duplice scopo:

1. l’esecuzione di programmi di ginnastica mentale per il potenziamento delle funzionalità mnemonico-attentive nei soggetti con iniziale decadimento cognitivo.

2. la valutazione di un consistente numero di soggetti “normodotati”per ottenere un valore di cut-off di popolazione.

SOGGETTI“NORMODOTATI”

Da dicembre 2007 ad aprile 2008 abbiamo valutato, utilizzando il software di ginnastica mentale, 30 soggetti (11 maschi, 19 femmine) eta’ media 64 anni registrando lo score e il tempo impiegato per eseguire il test. Questa prima valutazione si è rivelata insufficiente dal punto di vista metodologico per poter stabilire un corretto valore di cut-off di normalità per la nostra popolazione.

In una seconda fase è stato quindi elaborato un protocollo di valutazione del soggetto che tenga conto delle varie componenti cognitive: percezione visiva, percezione uditiva, linguaggio, letto-scrittura, calcolo, logica e deduzione. I dati registrati sono stati successivamente inseriti in un grafico“polare” per ottenere una rappresentazione più immediata del test (vedi esempio allegato).

C.M.
Percezione visiva 93
Percezione uditiva 92
Linguaggio 100
Letto scrittura 100
Calcolo 100
Logica e deduzione 89

Questo metodo permette sicuramente una più accurata valutazione delle capacità cognitive ma non essendo ancora validato deve essere associato ad un test neuropsicologico accettato dalla letteratura internazionale. Per questo motivo abbiamo scelto di associare al nostro protocollo anche il Mini Mental State Examination (MMSE) oppure il Short Portable Mental Status Questionnaire (SPMSQ). Si tratta di test pratici e veloci che permettono di evidenziare la presenza di disturbi dell’efficienza intellettiva e di deterioramento cognitivo.

Con questa metodologia di lavoro sono stati valutati 48 soggetti consecutivi (13 maschi, 35 femmine, età media 68,4 anni con deviazione standard di 6,7 anni).

SOGGETTI PATOLOGICI

Con la stessa metodologia utilizzata per i pazienti non affetti da patologie degenerative cerebrali sono stati trattati nel corso del 2007 e del 2008 46 pazienti, 24 maschi e 22 donne, età media 70 (deviazione standard 4.7) che si sono presentati al nostro servizio riferendo deficit dell’attenzione sostenuta e della memoria a breve termine. La valutazione diagnostica eseguita sia leggendo le cartelle cliniche dei pazienti sia tramite accertamenti strumentali eseguiti (TAC cranio basale, RMN encefalo, Ecodoppler TSA, ematochimici tra i quali di particolare interesse Folati, Vitamina B12 e profilo tiroideo) ha permesso di individuare in questa popolazione 27 pazienti affetti da MCI (Mild Cognitive Impairment) prevalentemente mnesico di grado lieve, 6 pazienti affetti da iniziale demenza senile di tipo misto e i rimanenti 13 pazienti sono risultati affetti da Smemoratezza Benigna dell’anziano.

La valutazione neuropsicologica effettuata tramite il Brainer ha permesso di confermare in 21 dei 27 pazienti la diagnosi di MCI, in 4 dei 6 pazienti la diagnosi di iniziale Demenza senile di tipo misto, mentre nei 13 pazienti affetti da Smemoratezza Benigna dell’anziano in 6 casi il Brainer ha evidenziato deficit cognitivi compatibili con MCI prevalentemente mnesico.
Da un punto di vista epidemiologico risulta molto importante lo studio dell’invecchiamento della popolazione e dei determinanti delle principali patologie età-correlate, in particolare i deficit cognitivi, la malattia di Alzheimer e le demenze. Il nostro progetto è rivolto alle problematiche riguardanti l’individuazione precoce del deficit cognitivo e lo studio della transizione verso fasi conclamate di demenza e malattia di Alzheimer.

I risultati preliminari della nostra indagine evidenziano la presenza di falsi positivi (pazienti con Brainer positivo e diagnosi negativa per deficit cognitivi) e falsi negativi (pazienti con Brainer negativo e diagnosi positiva per deficit cognitivi); per tale motivo è necessario un aumento della casistica per poter ottenere una maggiore accuratezza tra la diagnosi clinica e la risposta ai test eseguiti tramite il Brainer.