Metodologia d’intervento per la cura della persona anziana ricoverata in RSA

Incoraggiamento e fiducia. Il paziente anziano è pertanto attore del proprio comportamento e delle proprie comunicazioni, l’unica persona che può giudicare il senso e la correttezza di quanto sta facendo o dicendo.

Attualmente, i maggiori problemi assistenziali nelle RSA sono i disturbi psicologici e comportamentali (BPSD) degli ospiti, sia quelli di segno negativo come la depressione e l’apatia, sia quelli di segno positivo come l’agitazione psicomotoria ed il delirium. Diversamente ai metodi che prefiggono determinate attività, la Capacitazione, partendo dall’osservazione e dall’ascolto, ha l’obiettivo di creare le condizioni per cui la persona anziana possa svolgere le attività di cui è ancora capace, così come è capace, senza sentirsi in errore.  Libera espressione quindi, senza essere interrotti o sostituiti da parte del curante.

Il risultato è davvero significativo! L’anziano non si sente più in errore e di conseguenza non viene innescato quel circolo vizioso che, partendo dalla disabilità e dall’errore, attraversa la frustrazione, la rabbia e la depressione e può sfociare nei disturbi comportamentali.

 

Beatrice

http://217.64.199.134/public/doc/GIORNALEART/890.pdf

Ti è piaciuto questo articolo?

Ricevi il riepilogo mensile direttamente sulla tua mail.